COMUNICATO
martedì 8 novembre 2011
Protestano ancora i clandestini ospitati presso il "Residence degli Aranci" di Mineo. Bloccano la ss 417 in entrambe le direzioni ponendo grossi massi e copertoni dati alle fiamme.
La solita "protesta pacifica" alla quale ormai ci stiamo abituando anche se non dovremmo. Il tutto s'è svolto per ore sotto lo sguardo delle forze dell'ordine che hanno lasciato fare senza muovere un dito.
Un automobilista ci ha riferito che i veicoli transitanti sulla citata statale - arteria importante della Sicilia sud-orientale - sono stati costretti a cambiare tragitto.
Pietro Paolo Messina, coordinatoreCalatino di FN dichiara: "
E' andato in scena l'ennesimo atto di una commedia che si recita da mesi." - e continua- "
Che spettacolo! Indecoroso spettacolo per noi perchè mette in luce la totale incapacità delle nostre istituzioni di affrontare in toto il problema immigrazione. Il nostro Stato si mostra incapace di respingere, di rimpatriare e persino di accogliere!"
E' lecito chiedersi che cosa sarebbe successo se invece dei clandestini fossero stati i nostri connazionali a bloccare il transito nella statale 417. Messina a tal proposito afferma: "Se fossero stati gli agricoltori menenini a manifestare senza nemmeno incendiare niente, siamo certi che le gerarchie delle forze del (dis)ordine avrebbero dato il vile comando di far sgomberare la carreggiata a suon di manganello."
Abbiamo assistito all'ennesima esplosione di rabbia da parte dei clandestini ed ora? Che si fara? Probabilmente solo chiacchiere. Si faranno chiacchiere ed ancora chiacchiere mentre la maroniana società bergamasca Pizzarotti S.p.a.continuerà a fare soldi sui "migranti", coinvolgendo l'intero indotto messo su attorno al buisiness della solidarietà fatto da associazioni e parassiti vari.
E' proprio di questi giorni la richiesta da parte degli agricoltori della piana dei Margi fatta agli ospiti del centro di «Non toccare le primizie nei campi» Gli agricoltori da mesi cercano un modo di farsi intendere, un modo per capirsi reciprocamente, il tutto mediato dalla Rete Antirazzista Catanese. Già poche settimane fa noi affermammo che si sarebbe trattato di fumo megli occhi, e di fatti questo problema non s'è messo da parte con lo spettacolino del dialogo e la letterina multilingue.
Anzi! Crediamo proprio che non sia nemmeno molto peregrina l'ipotesi secondo la quale dietro dietro tali rivolte "estemporanee" ci sia una regia, una "rete" ben organizzata fomentatrice e supporter logistico di tali manifestazioni di rabbia.
Ufficio stampa FN federazione provinciale di Catania
Coordinamento FN Calatino Sud Simeto
-----------------------
A SEGUIRE LE NOTIZIE NEI MEDIA
Immigrazione: protesta villaggio Mineo, SS 417 bloccata. Richiedenti asilo contro ritardi nel rilascio permessi soggiorno
ANSA, 8 novembre, 11:54
Nuova protesta dei migranti ospiti del villaggio della solidarieta’ di Mineo, nel Catanese, un centinaio di richiedenti asilo hanno invaso la strada statale 417, Catania-Gela, bloccandola. Sull’asfalto sono stati messi dei grossi massi e dei copertoni ai quali e’ stato appiccato il fuoco. Si sono registrati anche momenti di tensione. La protesta, contro i ritardi nel rilascio dei permessi di soggiorno e’ gia’ rientrata ma la strada e’ ancora bloccata.
Immigrati: protesta in centro Mineo, bloccata statale 417
Adnkronos, 8 novembre, 13:02
A Mineo, nel catanese, un centinaio di richiedenti asilo ospiti del villaggio della solidarieta’ hanno protestato sulla strada statale 417, bloccandola. Sull’asfalto sono stati posti grossi massi e copertoni dati alle fiamme. Si sono registrati anche momenti di tensione con persone presenti sul posto. La protesta e’ gia’ rientrata ma la strada e’ ancora bloccata. Sul posto sono presenti carabinieri e polizia.
IMMIGRAZIONE: PROTESTA VILLAGGIO DI MINEO, OCCUPATASTATALE CATANIA-GELA
Italpress, 8 novembre, 14:06
Nuova protesta, stamane, dei migranti che sono ospitati nel Villaggio della Solidarietá di Mineo, in provincia di Catania. Un centinaio di cittadini extracomunitari richiedenti asilo ha occupato le due carreggiate della strada statale 417 Catania-Gela. Lamentano presunti ritardi per il riconoscimento dello status di rifugiato politico. Il traffico é stato bloccato in entrambe le direzioni di marcia. É stato appiccato il fuoco a massi e copertoni piazzati sulla strada. Sul posto sono intervenuti carabinieri e polizia. La protesta é adesso rientrata.
Blocco dei migranti sulla Statale 417. Torna alta la tensione al Cara di Mineo
fonte
8 novembre 2011 — E’ una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. Una miccia accesa che qualcuno prima o poi dovrà spegnere. Il Cara di Mineo, considerato da pochi una risorsa, è un problema che rende la vita difficile sia agli ospiti del centro che ai residenti della zona.
In questi mesi i richiedenti asilo hanno più volte lamentato lo stato d’isolamento in cui vivono e hanno protestato contro la qualità del cibo che gli viene somministrato. “Il riso è sempre annacquato e ci viene proibito di cucinare nei nostri alloggi”, dicono così come riportato da un quotidiano. Ma è l’assoluta lentezza burocratica a far ribollire gli animi dei migranti. Stamani, infatti, un centinaio di richiedenti asilo hanno invaso la strada statale 417, Catania-Gela, bloccandola con dei grossi massi e dei copertoni ai quali è stato appiccato il fuoco. Si sono registrati anche momenti di tensione con persone presenti sul posto. La protesta è scaturita contro i ritardi nel rilascio dei permessi di soggiorno e sebbene sia già rientrata, la situazione resta incandescente.
Da parte loro, gli agricoltori della zona, che da mesi si sono costituiti in un comitato, segnalano in un volantino le continue invasioni dei loro campi da parte dei migranti del Cara. Molti agricoltori lamentano che molti extracomunitari rubano i frutti ancora acerbi e altri aprono i rubinetti delle cisterne allagando i terreni, provocando così il deprezzamento dei prodotti agricoli.
Non è di questo avviso Giuseppe Castiglione che proprio oggi in una intervista rilasciata a un quotidiano La Sicilia riferendosi al volantino parla di “accuse vaghe” e di “un contenuto palesemente intimidatorio per gli immigrati”. Il presidente della Provincia di Catania, l’ente che è soggetto attuatore del Cara di Mineo, si sofferma anche sulle polemiche nate sui costi di gestione della struttura, la più grande d’Europa: “Sono in assoluto i più bassi d’Italia, grazie al soggetto attuatore”. Castiglione dice anche che il boom turistico nella zona del Calatino è da ricondurre alla massiccia presenza di forze dell’ordine dispiegate proprio per vigilare sul Cara e che sono alloggiate nelle strutture recettive dell’area.